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Marlat: il futuro all’improvviso


L’anno appena passato vi ha regalato tante soddisfazioni: sorprese e un cambio di organico importante. Raccontateci in pillole il vostro 2014.

Si, è stato un anno decisamente importante per noi. Oltre ad averci regalato un nuovo e più stabile assetto, ci ha consegnato una maggiore consapevolezza e sicurezza nei nostri mezzi. Abbiamo cominciato con la defezione di un membro del gruppo e si è concluso con la realizzazione di un sogno, ossia poter suonare due brani (Lady Anne e Triora) nella cornice del Teatro Regio di Parma.

Qual è stata l’occasione?

Siamo stati ospiti di un evento benefico intitolato “Controfango”. Lo spettacolo è nato per la raccolta di fondi a favore della ricostruzione del Centro Giovani del quartiere Montanara di Parma, tristemente colpito dall’alluvione di ottobre.

Parlateci del cambio di formazione avvenuto

Andando a ritroso, dopo la fuoriuscita dell’allora bassista, abbiamo passato un periodo di riorganizzazione, decidendo di proseguire come quartetto con Luigi Pizzuti al basso. Questo ha causato un forte ritardo nel lavoro di composizione dei nuovi brani, altresì ha anche permesso alla band di trovare il proprio equilibrio.

Nel frattempo la promozione dell’ Ep Ruvidacenere, pubblicato nel 2013, è proseguita…

Con questo spirito rinnovato abbiamo continuato a suonare in città ma soprattutto fuori provincia: Brescia, Milano, Reggio Emilia, Sorbolo, e dulcis in fundo, l’evento del Teatro Regio.

Esiste un progetto denominato “Undressed”. Di che cosa si tratta?

Oltre a quanto sopra detto, il 2014, ci ha permesso di scoprire un nuovo lato della nostra personalità musicale, più intimo ed atmosferico; ne deriva che abbiamo cercato di lavorare in sottrazione, con arrangiamenti privi di elettronica e di distorsioni, studiando una sorta di live “soft” mirato a locali più piccoli e meno adatti ad ospitare vere e proprie kermesse rock. Questo nuovo spettacolo ci ha permesso di aumentare notevolmente il nostro bagaglio di esperienza, tant’è che a Teatro abbiamo portato proprio due arrangiamenti “morbidi” con un ospite speciale al piano, Stefano Gatti dei Nokeys.

Avete collaborato anche con Barbara Baraldi, famosa scrittrice gotica, raccontateci com’è andata.

È stata una esperienza meravigliosa, “Undressed” è stato l’accompagnamento sonoro alle sue letture e si è svolto a Rezzato, in provincia di Brescia, all’interno del Dark Factory: un avvenimento importante e innovativo in grado di unire musica, letteratura e arte, organizzato dai ragazzi della The Dark Side of Brescia.

Il 2015 che cosa vi riserverà?

Abbiamo definito il progetto del nuovo disco, uscirà nell’autunno del 2015. Ma saranno diverse le sorprese per tutte le persone che in questi anni ci hanno seguito e supportato, Endenocte compreso.

Lara Bertoglio & Marco Pipitone